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L'ORGANIZZAZIONE: Il Regolamento | Links |
LA
COMUNITA’ SCOLASTICA Art.
1) La scuola è luogo di
formazione e di educazione, in cui, attraverso lo studio,
l’organizzazione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica,
si promuove la crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In
essa ognuno opera per garantire la formazione del cittadino, la
realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialitàdi
ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i
principi sanciti dalla Costituzione, dalla Convenzione Internazionale dei
Diritti dell’Infanzia (New York 20/11/1989) e con i principi generali
dell’ordinamento italiano. Art.
2) La vita della Comunitàscolastica
si basa sulla libertàdi espressione, di pensiero, di coscienza e di
religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono,
quale che sia la loro etàe condizione, nel ripudio di ogni barriera
ideologica, sociale e culturale. Art.
3)Trasparenza, collegialità, condivisione sono i criteri generali su cui
fonda la Comunitàscolastica. ORGANI
COLLEGIALI Art.
4) Gli Organi Collegiali attuano la
partecipazione di tutte le componenti alla gestione della Scuola,
promuovendone, con spirito di collaborazione e nel rispetto delle
competenze, la gestione organizzativa e cooperando alla valorizzazione
dell’Istituto e della qualitàdel servizio. Art. 5) Sono Organi Collegiali dell’Istituto: >
Consiglio
d’Istituto >
Giunta
Esecutiva >
Collegio
Docenti >
Consigli
di Classe La
composizione dei suddetti Organi e le competenze in materia
didattico-organizzativa sono conformi al D.L.vo 16 aprile 1994 n. 297;
rimangono di competenza dell’Ente Gestore le prerogative previste
dalla normativa per le Scuole Non Statali. Art.
6) La convocazione degli Organi Collegiali avviene tramite preavviso, di
norma non inferiore a 5 giorni rispetto alla data della riunione, con
comunicazione scritta e con indicato l’ordine del giorno, secondo le
modalitàpreviste dal Regolamento tipo( C.M. 16-4-1975 n. 105). Di
ogni seduta dell’Organo Collegiale viene redatto verbale, firmato dal
Presidente e dal Segretario, su apposito registro. Art.
7) All’inizio di ogni anno scolastico viene definito un calendario di
massima delle riunioni degli Organi Collegiali e delle attivitàconnesse
al funzionamento della Scuola. ASSEMBLEE
DEGLI STUDENTI E DEI GENITORI
Art.
8) Gli studenti e i genitori hanno
diritto a riunirsi in assemblea nei locali della Scuola secondo le modalitÃÂ
previste dalla normativa vigente. DOCENTI
Art.
9) La funzione primaria del docente
è guidare l’alunno ad una conoscenza critica della realtà, favorendone
lo sviluppo delle potenzialitàe delle attitudini, con un rapporto
educativo, mai paritario, ma improntato al rispetto della persona, della
libertàdi pensiero, di espressione, di coscienza e di religione. Art.
10) L’Istituto garantisce e tutela la libertàdi insegnamento,
riconosciuta dalla stessa Costituzione (art. 33). Il
docente nell’espletamento della sua funzione educativa e didattica
collabora con la scuola, che a sua volta lo garantisce e tutela rispetto
alla libertàdi insegnamento, secondo quanto previsto dalla normativa
vigente. Art.
11) Ogni insegnante partecipa, in maniera diretta o tramite i suoi
rappresentanti negli organi Collegiali, alla gestione dell’Istituto, con
l’apporto delle sue competenze e idee, in posizione di paritàrispetto
alle altre componenti. Art.
12) L’insegnante partecipa alla definizione del Piano dell’Offerta
Formativa, impegnandosi, in collaborazione con tutta la comunitÃÂ
scolastica, a favorire il raggiungimento degli obiettivi in esso
individuati e nel rispetto comunque della primaria competenza educativa
della famiglia. Art.
13) L’insegnante è tenuto a rispettare gli obblighi di vigilanza sugli
alunni previsti dalla legge secondo le disposizioni organizzative del
Preside, e ad adempiere diligentemente tutti i compiti inerenti la sua
funzione. Art.
14) Il principio della trasparenza deve permeare l’attivitàdidattica
dell’insegnante, pur nel rispetto della dovuta riservatezza. La
valutazione delle prove scolastiche deve essere occasione e strumento di
guida nel processo dell’apprendimento, per cui il docente è tenuto a
comunicare l’esito della prova con opportuni chiarimenti sui criteri e
le motivazioni della valutazione medesima. Art.
15) A ogni docente è riconosciuta la facoltàdi proporre e progettare
itinerari educativi (singolarmente o in gruppo) per poi presentarli al
Preside, ai colleghi e alle altre componenti scolastiche negli Organi
Collegiali preposti. Art.
16) I rapporti dell’insegnante con il personale non docente dovranno
ispirarsi al rispetto delle competenze di ciascuno. Art.
17) L’Istituto garantisce ad ogni singolo insegnante la libertÃÂ
di espressione e il diritto all’informazione, salvi i limiti previsti
dall’applicazione di norme e vincoli sanciti dalla legge. Art.
18) I docenti hanno diritto di riunirsi, come da leggi e regolamenti, in
assemblee sindacali in orario di servizio, e di proporre e intraprendere
iniziative culturali e di aggiornamento. STUDENTI
Art.
19) DIRITTI
1.
Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale
qualificata che rispetti e valorizzi l’identitàdi
ciascuno e sia aperta alla pluralitàdelle idee. La scuola
persegue la continuitàdell’apprendimento e valorizza le inclinazioni
personali degli studenti, anche attraverso un’adeguata informazione, la
possibilitàdi formulare richieste, di sviluppare temi liberamente scelti
e di realizzare iniziative autonome. 2.
La comunitàscolastica promuove la solidarietàtra i suoi
componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza. 3.
Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle
norme che regolano la vita della scuola. 4.
Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile
alla vita della scuola. Lo studente ha inoltre diritto ad una valutazione
trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione
che lo conduca ad individuare i propri punti di forza e di debolezza e a
migliorare il proprio rendimento. 5.
Gli studenti hanno diritto alla libertàdi apprendimento ed
esercitano il diritto di scelta tra le attivitàcurricolari integrative e
tra le attivitàaggiuntive facoltative offerte dalla scuola. Le attivitÃÂ
didattiche curriculari e le attivitàaggiuntive facoltative sono
organizzate secondo tempi e modalitàche tengono conto dei ritmi di
apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti. 6.
Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita
culturale e religiosa della comunitàalla quale appartengono: La scuola
promuove e favorisce iniziative volte all’accoglienza e alla tutele
della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attivitÃÂ
interculturali. 7.
La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le
condizioni per assicurare: a)
un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona ed un
servizio educativo-didattico di qualità; b)
offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il
sostegno di iniziative liberamente assunte dagli studenti e dalle loro
associazioni; c)
iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di
svantaggio nonché per la prevenzione e il recupero della dispersione
scolastica; d)
la salubritàe la sicurezza degli ambienti, e)
la disponibilitàdi una adeguata strumentazione tecnologica; f)
servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza
psicologica Art.
20) DOVERI 1.
Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad
assolvere assiduamente agli impegni di studio. 2.
Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Capo
d’Istituto, dei Docenti, del Personale tutto della scuola e dei loro
compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi. 3.
Nell’esercizio dei loro diritti e nell’adempimento dei loro
doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e
coerente con i principi che regolano la vita della comunitàscolastica. 4.
Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative
e di sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli istituti. 5.
Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture,
i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica
in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. 6.
Gli studenti condividono le responsabilitàdi rendere accogliente
l’ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualitÃÂ
della vita della scuola. 7.
Gli studenti non possono uscire dall’aula al cambio dell’ora.
Durante le lezioni le uscite devono essere limitate nel numero e nel
tempo. Il docente non fa comunque uscire dall’aula più di un alunno per
volta. 8.
Durante le ore di lezione è vietato l'uso dei telefoni cellulari o
di altre apparecchiature elettroniche estranee all'attivitàdidattica. Art.
21) DISCIPLINA In
conformitàa quanto stabilisce lo “Statuto delle studentesse e degli
studenti “ (DPR 24 giugno 1998 n. 249) il presente regolamento definisce
le regole disciplinari, le relative sanzioni e gli organi competenti ad
irrogarle, secondo i criteri di seguito indicati: a)
I provvedimenti disciplinari hanno finalitàeducative e tendono al
rafforzamento del senso di responsabilitàe al ripristino di rapporti
corretti all’interno della comunitàscolastica. b)
La responsabilitàdisciplinare è personale. Nessuno può essere
sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad
esporre le proprie ragioni. c)
In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né
indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente
manifestata e non lesiva dell’altrui personalità. d)
Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione
disciplinare e ispirate, per quanto possibile, al principio della
riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello
studente. Allo studente viene offerta la possibilitàdi convertire la
sanzione in attivitàa favore della comunitàscolastica. e) Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunitàscolastica sono sempre adottati da un organo collegiale. Art.
22) SANZIONI
DISCIPLINARI E ORGANI COMPETENTI A IRROGARLE 1)
In base alla gravitàdella mancanza possono essere adottate le
seguenti sanzioni: a)
richiamo verbale b)
ammonizione scritta sul registro del docente c)
ammonizione scritta sul registro di classe, resa nota al Capo
d’Istituto, e con comunicazione alla famiglia d)
riparazione del danno prodotto e)
esclusione da attivitàdidattiche integrative e aggiuntive f)
allontanamento dalle lezioni fino ad un massimo di 15 giorni. 2)
le sanzioni di cui alle lettere a) b) c) sono inflitte dal docente
a secondo della gravitàe del persistere della scorrettezza per .
negligenza nell’esercizio dei lavori assegnati .
comportamento scorretto che reca disturbo al regolare svolgimento delle
lezioni .
assenza ingiustificata 3)
Per il danneggiamento delle suppellettili e dell’edificio
scolastico chiunque se ne renda responsabile, oltre alla sanzione
disciplinare commisurata alla gravitàe intenzionalitàdel fatto, dovrÃÂ
provvedere al risarcimento e alla riparazione del danno prodotto, previa
comunicazione scritta alla famiglia. 4)
La sanzione di cui alla lettera e) è irrogata dal capo
d’Istituto per il persistere o l’aggravarsi delle mancanze di cui al
punto 2) , qualora i contatti con lo studente e la famiglia non abbiano
dato luogo ad alcun ravvedimento dello studente e conseguente
comportamento. 5)
La sanzione dell’allontanamento dalle lezioni f) viene assunta
dal Consiglio di Classe per .
offesa al decoro proprio e altrui, alle istituzioni civili e religiose,
alle norme
morali e qualunque altra infrazione grave .
danneggiamento grave e intenzionale alle suppellettili e all’edificio
scolastico La
sanzione f) viene assunta dal Consiglio di Classe solo dopo aver esaminato
tutti gli elementi (giustificazioni scritte e/o orali, prove,
testimonianze) presentati dal personale della scuola e dallo studente nei
cui confronti viene promosso il provvedimento disciplinare. Nel
caso di gravi infrazioni che configurino l’aspetto di reato (oltraggio
al corpo insegnante e all’Istituto, offesa alle Istituzioni, alla
morale, alla religione, spaccio di droga, furto, lesioni personali..),il
Consiglio di Classe, oltre alle iniziative inerenti gli obblighi di legge,
e infliggere la sanzione idonea, può avvalersi del parere dell' autoritÃÂ
giudiziaria e dei servizi sociali. Nel
periodo di allontanamento il Preside convoca la famiglia e lo studente in
modo da favorire un rientro consapevole nella comunitàscolastica. 6)
Per le sanzioni di cui alle lettere a) b) c) d) e) può essere
offerta allo studente la possibilitàdi convertire in attivitàin favore
della comunitàscolastica. 7)
Le sanzioni per mancanze disciplinari commesse durante la sessione
di esame sono inflitte dalla Commissione esaminatrice e sono applicabili
anche ai candidati esterni. 8)
Contro le sanzioni disciplinari d) e) f), entro 15 giorni dalla
comunicazione del Capo d’Istituto, è ammesso ricorso all’organo di
garanzia interna – GIUNTA ESECUTIVA – che decide entro 30 giorni dalla
presentazione del ricorso. Art.
23) ASSENZE 1)
Lo studente deve
giustificare le assenze dalle lezioni per iscritto nell’apposito
libretto. Gli alunni maggiorenni hanno diritto a firmare le proprie
giustificazioni. La firma di chi giustifica deve essere depositata in
segreteria al momento del ritiro del libretto personale. 2)
Il docente della prima ora giustifica l’assenza degli alunni. Nei
casi dubbi o per giustificazioni tardive i docenti inviano lo studente dal
Preside o dal Vicario per la giustificazione. 3)
In caso di entrata tardiva o uscita anticipata il docente autorizza
su presentazione di giustificazione firmata con esatta indicazione della
motivazione. E' indispensabile, per l'uscita anticipata di alunni
minorenni, un contatto
telefonico diretto della famiglia.
Controlli potranno essere effettuati dalla Presidenza. L’orario
di entrata ed uscita, salvo casi
eccezionali, deve sempre coincidere con l’inizio o il termine dell’ora
di lezione. 4)
Le giustificazioni di assenze per malattia della durata pari o
superiore a cinque giorni consecutivi di attivitàscolastica devono
essere supportati da certificato medico. 5)
In caso di astensione dalle lezioni da parte degli studenti, il
Preside o suo delegato giustifica solo sulla base della motivazione
addotta tramite contatto diretto con la famiglia. 6)
L’Istituto provvede periodicamente ad avvertire la famiglia delle
assenze dello studente. 7)
Non costituisce assenza la partecipazione alle attivitàpromosse
all’interno della scuola e regolarmente autorizzate dal Capo d’
Istituto. Per
la formazione delle classi prime l’Istituto si attiene, principalmente,
ai seguenti criteri: >
Suddivisione degli alunni secondo l’opzione prescelta, cercando
di non frammentare le opzioni tra le sezioni. >
Distribuzione degli alunni secondo il giudizio della scuola media,
formando classi equamente disomogenee. L’Istituto
è, comunque, sempre
disponibile a valutare la possibilitàdi richieste
provenienti dagli interessati(Alunni dello stesso paese o della
stessa scuola; esigenze particolari; etc) Art.
25) ASSEGNAZIONE
DOCENTI ALLE CLASSI. Nell’assegnazione
delle cattedre si privilegia la continuitàdidattica, nel rispetto delle
graduatorie d’Istituto, tenendo opportunamente conto degli obiettivi
raggiunti dai docenti nell’insegnamento delle discipline. Art
26) DIVISIONE
DELL’ANNO SCOLASTICO IN QUADRIMESTRI. Il
collegio dei Docenti, continuando una scelta giàampiamente utilizzata da
molti anni, ha deliberato la suddivisione dell’anno scolastico in
quadrimestri per i seguenti motivi: “
Una più opportuna scansione della didattica con elementi di valutazione
più completi e possibilitàdi un lavoro più ampio e di articolato
respiro†Sono
previste adeguate forme e modalitàdi verifica in modo che, a cadenza
bimestrale, sia possibile monitorare la situazione per programmare ed
attuare gli opportuni interventi. I
genitori sono informati sulle verifiche. Art.27)
FORMULAZIONE ORARIO. Nella
formulazione dell’orario scolastico si tiene conto dei seguenti criteri: >
Distribuzione equa delle materie nell’arco della mattinata e
della settimana. >
Distribuzione delle materie che necessitano dei laboratori,
palestra o sala video in modo da non creare sovrapposizioni. >
Prevedere 2 o 3 ore
consecutive per le materie con prova scritta. >
Distribuzione, nell’arco dell’ intera mattinata, delle
discipline caratterizzanti le varie opzioni. >
Esigenze scolastiche di docenti che insegnano anche in altri
Istituti. BIBLIOTECA,
LABORATORI E AULE SPECIALI 1)
Alla Biblioteca d’ Istituto gli studenti hanno accesso
accompagnati da un docente. Altrimenti gli alunni possono per
consultazioni, prestiti e restituzioni accedere alla Biblioteca nelle ore
settimanali in cui è previsto il servizio dei docenti addetti. 2)
Gruppi di lavoro, seguiti da insegnanti, possono fruire della
Biblioteca anche nelle ore pomeridiane ma, per motivi organizzativi, su
richiesta. 3)
Ai docenti è consentito l’accesso in qualunque momento. 4)
Per la consultazione, il prestito, la restituzione, gli utenti
devono seguire le norme indicate da responsabili (compilazione registri,
schede …). 5)
Il prestito non può avere durata superiore ai 30 giorni. 6)
Non tutto il materiale è a prestito. Il bibliotecario darÃÂ
indicazioni sul materiale di sola consultazione. 7)
Colui che smarrisce o deteriora un volume preso in prestito è
tenuto a rifondere il danno. 8)
La Biblioteca è consultabile anche dagli ex alunni. 9)
L’uso dei laboratori e delle aule speciali è consentito agli
alunni solo se accompagnati dai docenti. 10)
Nell’usare le attrezzature gli studenti sono tenuti a rispettare
le indicazioni dei docenti responsabili. Danni dovuti a negligenza e non
rispetto delle regole dovranno essere ripagati da chiunque li provochi. 11)
Per particolari attivitào gruppi di lavoro i laboratori potranno
essere usati anche di pomeriggio, ma sempre sotto la guida di un docente e
su preavviso. 12)
Gli spostamenti nei laboratori o in altre aule dovranno avvenire
nel massimo ordine e silenzio e sotto la guida dell’insegnante. 13)
L’uso della palestra è consentito solo con le scarpe da
ginnastica. TUTELA
DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA Come previsto dal
D.lgs. 626/94 e successive integrazioni e modificazioni è costituito
all’interno dell’Istituto il Servizio Prevenzione e Protezione, che
risulta così composto(a.s. 2001-2002): DATORE DI LAVORO:
Dirigente Scolastico prof.ssa Anna Maria Fiorucci RESPONSABILE S.P.P.:
Ing. Stefano Capra (Agenzia AMBIENTE S.R.L.) RAPPRESENTANTE DEI
LAVORATORI PER LA SICUREZZA: Prof. Matteo Castigliego REFERENTE PER LA
SICUREZZA: Geom. Riccardo Fabbri MEDICO COMPETENTE:
Dott. Fonnesu ADDETTI
ALL’EMERGENZA: Antincendio e Pronto Soccorso: -
Prof.ssa Carla Canosci – Prof.ssa Mariella Gambetti – Prof.ssa
Susanna Soriente – Veronica Campanelli – Clara Severi – Rita Lancisi
– Prof. Matteo Castigliego – Prof.ssa Maria Zanchi – Prof.ssa Eva
Vagnoni – Prof.ssa Gabriella Barbagli Sono depositati agli
atti, con i dovuti aggiornamenti: - DOCUMENTO DI
VALUTAZIONE DEI RISCHI; - PIANO DI
PREVENZIONE E GESTIONE DELL’EMERGENZA; - PIANO DI UTILIZZO
DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE E COLLETTIVA; - PIANO DI
EVACUAZIONE. ANNO
SCOLASTICO 2004-2005 CONSIGLI
DI CLASSE La componente docente
è formata da tutti i docenti della classe; Presidente:
Il Dirigente Scolastico
CONSIGLIO
D’ISTITUTO COMPONENTE DOCENTI:
Proff. Soriente Susanna – Castigliego Matteo – Vagnoni Eva –
Gambetti Mariella – Sonni Lauretta – Gori Giovanna COMPONENTE GENITORI:
Cestelli Caterina – Luni Marcella – Mattiacci Laura RAPPRESENTANTE
PERSONALE ATA: Leonardi Anna Maria COMPONENTE ALUNNI:
Dini Federico – Ligi Giacomo – Mercati Sara MEMBRO DI DIRITTO: Il
Dirigente Scolastico Prima
approvazione: Consiglio d’Istituto 6-12-2000. Ultimo aggiornamento: Consiglio d’Istituto 10-11-2004
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